Riconoscere i propri sensi di colpa è difficile poiché significa ammettere la propria incapacità e la propria debolezza andando a toccare due fattori molto delicati e cioè :
- l'IDEA DI PERFEZIONE grazie alla quale ognuno di noi è profondamente convinto di essere sempre perfetto e senza colpa alcuna
- il proprio IDEALE DELL'IO, cioè quello che noi vorremmo essere o a cui aspiriamo, e col quale continuamente ci troviamo a confrontarci. Questo ideale dell'io è sempre sproporzionato rispetto alle nostre reali capacità
- I sensi di colpa sono un gran peso e non consentono una vita serena e soddisfacente poiché ci allontanano dai nostri desideri e dal nostro progetto di vita.
- I sensi di colpa si sono formati nel rapporto con la madre quando eravamo molto piccoli e rappresentano tutto ciò che essa ci proibiva, oppure che noi stessi abbiamo creduto non essere gradito a nostra madre.
- La proibizione materna e/o paterna non è stata solo quella esplicita, anzi essa ci è stata passata soprattutto dal loro comportamento esterno che veniva poi interpretato dalle nostre menti ancora poco sviluppate e quindi incapaci di capire coerentemente
Infatti i sensi di colpa si basano sulla paura interiorizzata, spesso inconscia, di un giudizio negativo (nessuno infatti ha paura di un giudizio positivo), e che tale giudizio negativo comporterà una punizione che un bambino piccolo vivrà sempre come un rifiuto o una minaccia di ritiro dell'amore materno stesso.
In definitiva il senso di colpa ci dice "sei colpevole e verrai condannato e punito con l'abbandono", che per un bambino piccolo significa con la morte. Quindi sotto ogni senso di colpa c'è sempre il terrore del rifiuto, dell'abbandono e della morte.
Per lavorare sui sensi di colpa è necessario :
- vederli
- affrontarli con determinazione e costanza
- ridurre sempre più le strategie e gli strumenti difensivi personali messi in atto contro il sentire, aiutandosi ad accentuare l'azione proibita in forma terapeutica, imparando a ridurre le resistenze e non a rinforzare lo stimolo.
- Un punto fondamentale è perdonarsi ed imparare a farlo, ad ogni fallimento durante questo tipo di lavoro, altrimenti i sensi di colpa si nascondono di nuovo nell'inconscio e si trasformano nella assenza di desideri
Tuttavia il senso di colpa ha una sua utilità specifica e cioè ci consente di comprendere che nascondiamo una colpa reale.
Antonio Mercurio afferma che ogni senso di colpa nasconde una colpa reale.
La colpa reale è quella colpa che l'individuo commette nel non realizzare il proprio progetto di vita, la finalità per la quale l'Universo gli ha fatto dono della vita.
Colpa reale è rimanere ancorati ai meccanismi infantili e rifiutarsi di nascere al proprio progetto del se.
Ogni senso di colpa ha come radice una colpa reale, di cui diviene campanello d'allarme, di come siamo ancorati al potere materno e paterno.
Pertanto, riassumendo, quando ci sentiamo in colpa a causa dei sensi di colpa dobbiamo, secondo me, procedere nel modo seguente:
- Mi sento in colpa
- E' un senso di colpa?
- Da quale proibizione materna diretta o indiretta mi deriva?
- Quali resistenze o meccanismi difensivi adotto per ridurre la sofferenza?
- Se non li affronto e non costruisco "qui ed ora" un progetto per uscire da questo tipo di senso di colpa che sento oggi, mi assumerò una colpa reale contro la mia persona e la mia coscienza.
- Nel fare il progetto di liberazione, devo tenere presente sia il grado di libertà che possiedo, sia il concetto di perdono che quello di complicità.
- Soprattutto non devo mai scoraggiarmi, poiché il lavoro sui sensi di colpa è lungo e difficile ma ripaga sempre con benessere e libertà.
- Ogni piccola vittoria sui sensi di colpa dà una particolarissima soddisfazione, senso di appagamento e di vitalità altrimenti irraggiungibile con altre esperienze.
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