Un cavalletto, una tela, un pennello io e tutta la mia passione....

Un cavalletto, una tela, un pennello io e tutta la mia passione....
...decido dove appenderla...la compro...ho già immaginato cosa disegnare...ma ogni volta è la prima volta...ho sempre paura di non farcela...ma una sera accade che.... incomincio...la tela è bianca...timidamente prendo la matita..pian piano prende forma.. è la mia voglia più nascosta..la parte di me più silenziosa, che si colora di sfumature..è semplicemente stupendo vedere come basta lasciarsi andare.....e mi ritrovo dopo un pò di giorni un'altra sorpresa....e incredula e fiera...appendo l'ennesimo dipinto.

martedì 27 marzo 2012

IN ATTESA DI ALTRE ISPIRAZIONI!!!!!!!


Ho sempre voluto dipingere una scarpa........ ed ecco qua....l'ho fatto...... bella come piace a me, .............sensuale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 26 marzo 2012

Così parla Krishnamurti

Occorre una straordinaria astuzia mentale, una straordinaria docilità di cuore per essere consapevoli di ciò che è e seguirlo:

perché ciò che è si muove ininterrottamente, subisce ininterrottamente trasformazioni:
 
 e se la mente è incastrata in una fede, in una conoscenza, cessa di perseguire e seguire il moto rapido di ciò che è. 
Ciò che è non è statico: si muove costantemente come vedrete se lo osserverete da vicino. Per seguirlo vi occorrerà grande prontezza mentale e docilità di cuore: che vi saranno negati se la mente è statica, fissata a una fede, a un pregiudizio, a una identificazione. E una mente e un cuore aridi non potranno seguire agevolmente, prontamente, ciò che è.

sabato 17 marzo 2012

La malattia ha sempre un senso. Essa è utile, necessaria, vitale per l'individuo e per l'evoluzione della specie.

http://www.disinformazione.it/legge%20ferrea.htm

Ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere.
Allo scopo di continuare la specie, l'uomo ha sviluppato col passare del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule.
Esiste una triade indissociabile: mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano sempre insieme.
a) Il cervello non è in grado di distinguere tra reale e simbolico, tra realtà e immaginazione.
b) Siamo programmati per sopravvivere, quindi la malattia è la soluzione perfetta del cervello in termini biologici di sopravvivenza.
c) Tutte le volte che un individuo viene colpito da un trauma emotivo che abbia le seguenti caratteristiche:
- vissuto in maniera drammatica
- ci colga impreparati
- l'emoziona abbia il sopravvento sulla ragione
- sia vissuto in solitudine, rimuginando continuamente il problema
- non si trovi una soluzione soddisfacente
Allora e solo allora il cervello entra in azione mettendo in moto uno speciale programma biologico per la sopravvivenza dell'individuo.
L'intensità del trauma emotivo determinerà la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione determinerà la localizzazione nel corpo.
Quindi la malattia è un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto ad un trauma emotivo.Senza conflitto non vi è malattia, rendersene conto è il primo passo verso la guarigione!

venerdì 16 marzo 2012

CI HO PROVATO E CI SONO RIUSCITA!!!!!!!!!!!!! MI SEMBRAVA IMPOSSIBILE L'HO DIPINTO CON TUTTA LA MIA PASSIONE.....11/2011

Quando ho incominciato ad amarmi davvero

Quando ho incominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che la sofferenza e i dolori emozionali
sono solo un avvertimento che mi dice
di non vivere contro la mia verità.
QUESTA SI CHIAMA AUTENTICITA'
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,
ho capito come è imbarazzante aver dovuto imporre a
qualcuno i miei desideri pur sapendo che i tempi
non erano maturi e la persona non era pronta pur
sapendo che quella persona ero io.
OGGI SO CHE QUESTO SI CHIAMA RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho incominciato ad amarmi davvero, 
ho incominciato a smettere di desiderare un altra vita,
e mi sono accorta che tutto ciò che ho attorno è un invito a crescere.
OGGI SO CHE QUESTO SI CHIAMA MATURITA'
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,  
ho capito di trovarmi in ogni occasione al posto giusto e
al momento giusto, e tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
OGGI SO CHE QUESTO SI CHIAMA GIOIA DI VIVERE.
Quando ho incominciato ad amarmi davvero, 
ho incominciato a dedicarmi al mio tempo libero,
e di concepire progetti grandiosi per il futuro,
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento.
Ciò che amo e mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
OGGI SO CHE QUESTO SI CHIAMA SINCERITA'
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,  
ho smesso di voler avere sempre ragione e
cosi ho commesso meno errori.
OGGI SO CHE QUESTO SI CHIAMA  SEMPLICITA'. 
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,   
mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha luogo.
E' la mia condizione quotidiana.
OGGI SO  COSA VUOL DIRE VIVERE QUI ED ORA.
Quando ho incominciato ad amarmi davvero, 
mi sono reso conto che il mio pensiero mi può rendere misero
e malato e cosi ho preso a raccolta tutte le energie del mio cuore
l'intelletto è diventato un compagno importante.
OGGI SO CHE QUESTA SI CHIAMA SAGGEZZA DEL CUORE.
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,  mi sono liberato di cibi,
situazioni e persone che mi tiravano verso il basso allontanandomi da me  stesso
ALL'INIZIO LO CHIAMAVO "SANO EGOISMO" OGGI SO CHE QUESTO E' AMORE DI SE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti i conflitti
con noi stessi e con glia altri, perchè perfino le stelle
si scontrano tra loro dando origine a nuovi mondi
OGGI SO CHE QUESTA E' LA VITA

mercoledì 7 marzo 2012

“Donne in Rinascita” fabiovolofrasi

E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E’ da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.

Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E’ un’avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.

Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova” con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: “Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.

Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l’aspetti.