Un cavalletto, una tela, un pennello io e tutta la mia passione....

Un cavalletto, una tela, un pennello io e tutta la mia passione....
...decido dove appenderla...la compro...ho già immaginato cosa disegnare...ma ogni volta è la prima volta...ho sempre paura di non farcela...ma una sera accade che.... incomincio...la tela è bianca...timidamente prendo la matita..pian piano prende forma.. è la mia voglia più nascosta..la parte di me più silenziosa, che si colora di sfumature..è semplicemente stupendo vedere come basta lasciarsi andare.....e mi ritrovo dopo un pò di giorni un'altra sorpresa....e incredula e fiera...appendo l'ennesimo dipinto.

venerdì 24 agosto 2012

Pensavo....

Quanto meno te l'aspetti, e credi di aver sitemato la tua vita...succede che ti ritrovi in pieno cantiere...

Ti accorgi che le fondamenta che hai messo nell'ultimo passaggio della vita, nel momento in cui le stavi ultimando ti sembravano giuste e solide.

Ma spesso succede che la strada che percorri in un determinato momento, è indicata dagli eventi che in quel preciso momento segnano profondamente la tua vita.

Il tuo cammino è fatto di tanti piccoli passi messi ogni giorno, la tua vita va costruita giorno per giorno.

Ma solo dopo avere percorso un pò di strada, puoi renderti conto se, dove ti trovi, è il luogo che volevi raggiungere.

E' la prova non è altro che sentirti in armonia con cuore, mente, anima e coscìenza.

Se risultano in squilibrio, ci saranno conseguene fisiche e morali.

A questo punto devono entrare, in gioco i doni che la vita stessa ti ha donato venendo al mondo.

Doni che a chi più, a chi meno sono presenti nella propria vita in una certa misura.

Bisogna ricercare la volontà e la forza di guardare dentro di sè, per trovare la consapevolezza, la quale ti aiuterà a comprendere se la strada che stai percorrendo è quella che ti fà sentire soddisfatto, utile e appagato e se nel caso ci sono degli ostacoli avere la forza di superarli.

E l'unico modo per affrontarli e scegliersi attimo dopo attimo la vita con la cosapevolezza di quello che si è.

E per essere certo di quello che si è, importante chiederti con costanza, cosa vuoi dalla vita, dove vuoi andare, cosa vuoi fare...

Spesso accade che la tua realizzazione personale, non coincide con la realizzazione del tuo essere.

A volte la tua strada, non si trova nella personalità apparente e costruita, ma si trova nella parte più inconscia di te stesso.

Il tuo compito più arduo, sta nel viverti la vita scrutando le occasioni e le opportunità, che ti permetteranno attraverso la tua empatia, la tua capacità di ascolto, la tua compassione e l'amore per te stesso e verso gli altri, di riuscire a realizzare il  vero scopo della tua vita.



E la vita scorrerà da se..... e vivrai, comunque vada,
ciò che sei e desideri.














giovedì 23 agosto 2012

SE TU NON LO PERMETTI, NESSUNO POTRA’ MAI FARTI DEL MALE

Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perchè ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un’altra è pensare che il tuo sia l’unico cammino. Paulo Coelho

Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione.
Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. Charlie Chaplin


E’ una questione di mentalità.
Se sei una persona determinata e consapevole delle tue capacità, le critiche degli altri non influiranno sulle tue scelte e le tue azioni e riuscirai ad eliminare la paura di essere giudicato.
E infine ricorda che chi sparla, il pettegolo, è di solito il più insicuro di tutti, anzi spesso soffre di una grande invidia e per indebolirti cerca di colpirti ingiustamente!Combattilo con l’impegno e la determinazione, con la positività e la sicurezza in te stesso!
Se qualcuno parla male di te senza nessun motivo, vuol dire che sei nella buoan strada, chi parla male e ti giudica ti sta dando importanza, pensaci…tu parli di chi non ti interessa? gli dai importanza? NO!
Esatto, se una persona non ti interessa non ti viene nemmeno in mente di nominarla, ecco perché sono convinto che la tua autostima deve crescere sempre di più, specialemnte quando qualcuno sta cercando di farti cadere, cambia l’energia da negativa a positiva, sforzati a cambiare il tuo atteggiamento con le critiche altrui, tu sei quello che sei, sei speciale così!
SE TU NON LO PERMETTI, NESSUNO POTRA’ MAI FARTI DEL MALE!

"Il senso di colpa in realtà, ti viene messo addosso da chi ti VUOLE DOMINARE, quindi liberati dai sensi di colpa."



Credo che non esista essere umano che non sia ammalato di SENSI DI COLPA
Riconoscere i propri sensi di colpa è difficile poiché significa ammettere la propria incapacità e la propria debolezza andando a toccare due fattori molto delicati e cioè :
  • l'IDEA DI PERFEZIONE grazie alla quale ognuno di noi è profondamente convinto di essere sempre perfetto e senza colpa alcuna
  • il proprio IDEALE DELL'IO, cioè quello che noi vorremmo essere o a cui aspiriamo, e col quale continuamente ci troviamo a confrontarci. Questo ideale dell'io è sempre sproporzionato rispetto alle nostre reali capacità
E' necessario comprendere che :
  • I sensi di colpa sono un gran peso e non consentono una vita serena e soddisfacente poiché ci allontanano dai nostri desideri e dal nostro progetto di vita.
  • I sensi di colpa si sono formati nel rapporto con la madre quando eravamo molto piccoli e rappresentano tutto ciò che essa ci proibiva, oppure che noi stessi abbiamo creduto non essere gradito a nostra madre.
  • La proibizione materna e/o paterna non è stata solo quella esplicita, anzi essa ci è stata passata soprattutto dal loro comportamento esterno che veniva poi interpretato dalle nostre menti ancora poco sviluppate e quindi incapaci di capire coerentemente
Antonio Mazzetti dice spesso che ognuno di noi ha almeno centomila comandamenti interni che non conosce e non riconosce come tali, ma ai quali ubbidisce ciecamente in modo assoluto. Questi comandamenti sono stati scritti dentro di noi dalla madre e/o dal padre quando eravamo piccoli; sono il super-io freudiano.

Infatti i sensi di colpa si basano sulla paura interiorizzata, spesso inconscia, di un giudizio negativo (nessuno infatti ha paura di un giudizio positivo), e che tale giudizio negativo comporterà una punizione che un bambino piccolo vivrà sempre come un rifiuto o una minaccia di ritiro dell'amore materno stesso.

In definitiva il senso di colpa ci dice "sei colpevole e verrai condannato e punito con l'abbandono", che per un bambino piccolo significa con la morte. Quindi sotto ogni senso di colpa c'è sempre il terrore del rifiuto, dell'abbandono e della morte.

Per lavorare sui sensi di colpa è necessario :

     - vederli
     - affrontarli con determinazione e costanza
     - ridurre sempre più le strategie e gli strumenti difensivi personali messi in atto contro il sentire, aiutandosi ad accentuare l'azione proibita in forma terapeutica, imparando a ridurre le resistenze e non a rinforzare lo stimolo.
  1. Un punto fondamentale è perdonarsi ed imparare a farlo, ad ogni fallimento durante questo tipo di lavoro, altrimenti i sensi di colpa si nascondono di nuovo nell'inconscio e si trasformano nella assenza di desideri
Louise Hay afferma che i sensi di colpa sono delle emozioni assolutamente inutili, perché non fanno star bene nessuno e non riescono a cambiare nessuna situazione.

Tuttavia il senso di colpa ha una sua utilità specifica e cioè ci consente di comprendere che nascondiamo una colpa reale.
Antonio Mercurio afferma che ogni senso di colpa nasconde una colpa reale.

La colpa reale è quella colpa che l'individuo commette nel non realizzare il proprio progetto di vita, la finalità per la quale l'Universo gli ha fatto dono della vita.
Colpa reale è rimanere ancorati ai meccanismi infantili e rifiutarsi di nascere al proprio progetto del se.

Ogni senso di colpa ha come radice una colpa reale, di cui diviene campanello d'allarme, di come siamo ancorati al potere materno e paterno.

Pertanto, riassumendo, quando ci sentiamo in colpa a causa dei sensi di colpa dobbiamo, secondo me, procedere nel modo seguente:
  • Mi sento in colpa
  • E' un senso di colpa?
  • Da quale proibizione materna diretta o indiretta mi deriva?
  • Quali resistenze o meccanismi difensivi adotto per ridurre la sofferenza?
  • Se non li affronto e non costruisco "qui ed ora" un progetto per uscire da questo tipo di senso di colpa che sento oggi, mi assumerò una colpa reale contro la mia persona e la mia coscienza.
  • Nel fare il progetto di liberazione, devo tenere presente sia il grado di libertà che possiedo, sia il concetto di perdono che quello di complicità.
  • Soprattutto non devo mai scoraggiarmi, poiché il lavoro sui sensi di colpa è lungo e difficile ma ripaga sempre con benessere e libertà.
  • Ogni piccola vittoria sui sensi di colpa dà una particolarissima soddisfazione, senso di appagamento e di vitalità altrimenti irraggiungibile con altre esperienze.

giovedì 9 agosto 2012

Accettare il presente significa accettare la vita.



Tutte le esistenze, gli oggetti, in una parola i fenomeni, sono manifestazioni momentanee, lampeggiamenti effimeri che durano soltanto per un momento singolo, dato che scompaiono non appena sono comparsi, per essere seguiti da un’altra esistenza nel momento seguente.
Impressionato dalla transitorietà e dall’incessante mutazione e trasformazione dei fenomeni, Shakyamuni Buddha li considera forze, movimenti, sequenze e processi, adottando così una concezione dinamica della realtà. Il mutamento, il divenire, è la consistenza stessa della realtà. Qualunque fenomeno abbia una causa deve perire, perché contiene in se stessa l’implicita necessità della dissoluzione.
Nel mondo non c’è né permanenza né identità. Non vi è nulla di stabile, di duraturo e di permanente. Tutto cambia d’istante in istante, come il corso d’una cascata che - benché ci appaia sempre uguale - è tuttavia in continuo cambiamento, poiché l’acqua vi si rinnova incessantemente e non una goccia resta al suo posto.
Impermanenza significa che tutti i fenomeni (cose, esseri, sensazioni, emozioni, pensieri, situazioni) sono soggetti al nascere e morire.
Tuttavia, senza l’impermanenza, la vita non sarebbe possibile: un seme di grano non potrebbe crescere, un bambino non potrebbe invecchiare, ammalarsi e morire.
Anche la nostra personalità, il nostro io, la nostra individualità non è un fatto reale ed ultimo, bensì solo un nome, che copre una moltitudine (un flusso) di elementi psicofisici interconnessi e in relazione tra loro. L’individuo è solo una combinazione di forze e energie psico-fisiche in continuo mutamento.
Cosa ci insegna l’impermanenza?
L’impermanenza ci insegna soprattutto a guardare le cose e le situazioni così come sono, senza sviluppare sentimenti di attaccamento o di avversione. Noi soffriamo non perché l’impermanenza sia di per sé sofferenza, ma perché non riusciamo ad accettare che le cose cambino.
Secondo l’opinione corrente, la permanenza dà sicurezza, l’impermanenza no.
In realtà, invece, l’unica cosa durevole è paradossalmente proprio l’impermanenza. E la nostra lotta per trattenere le cose così come oggi sono non solo è impossibile, ma ci provoca proprio quella sofferenza che vogliamo evitare. L’errore sta nel fatto che - per essere felici - ci afferriamo a ciò che è per natura inafferrabile.
L’insegnamento del Buddha sull’impermanenza e sul non io è una chiave per considerare le cose per quelle che sono: la povertà non è meno transitoria della ricchezza, la stupidità non lo è meno della saggezza. Una tale visione ci libera dall’attaccamento alle cose del mondo e ci infonde il coraggio di affrontare - senza avversione - gli inevitabili cambiamenti che intervengono nella vita : dalla perdita della giovinezza (e della vita stessa) ai mutamenti legati agli affetti, al lavoro, alla salute.
Comprendere l’impermanenza porta ad accettare il presente, il “qui ed ora” senza dar spazio e proiezioni al  futuro e senza “ricamare” sui ricordi del passato. E siccome è sempre il momento presente, accettare il presente significa accettare la vita.

LE FRASI PIU' BELLE DEL LIBRO " VELA BIANCA" di SERGIO BAMBAREN




Sii ciò che desideri essere.
Mostrati come desideri apparire.
Agisci come scegli di agire.
Pensa come vuoi pensare.
Pensa come vuoi parlare.
Persegui gli scopi
che desideri raggiungere
Vivi in armonia con le verità che senti tue.

Possiamo viaggiare per il mondo intero

in cerca della bellezza, ma se non la cerchiamo in noi
non la troveremo.

Un viaggio di mille migliaia di miglia

inizia con il primo passo....
nella giusta direzione......

Il tempismo è essenziale, quando si prendono decisioni destinate  a cambiare il corso della propria esistenza.

Non basta fare la cosa giusta per approdare a un porto sicuro: è altrettanto importante farla al momento giusto. Tutto ha una sua precisa collocazione nella vita, ed è sbagliato affrettare i tempi; ma quando arriva i momento bisogna essere pronti ad afferrarlo, perché se lo si lascia sfuggire potrebbe non ripresentarsi una seconda occasione.

Succede sempre che quando abbiamo aspettato tanto che un sogno si realizzi, quando abbiamo fatto tanti sforzi per concretizzarlo, e finalmente viene il momento di cominciare a viverlo, sulle prime non riusciamo a crederci. Ci vuole un pò di tempo perché possiamo convincerci che è proprio vero, e allora si prova una soddisfazione immensa. Ci si sene un po speciali, un pò diversi dagli alri.


Le scelte che facciamo tracciano il percorso della nostra vita.


Per alcuni il tempo è un nemico che li perseguita fino alla fine dei loro giorni. La paura della morte ossessiona coloro che sanno di sprecare la propria vita.

Ma per chi ha finalmente trovato la pace in se stesso e compreso l'essenza della mortalità fisica, il tempo diventa un silenzioso compagno, un tesoro, uno stimolo ad apprezzare ogni momento della propria vita senza darlo per scontato. Quindi il tempo è i nostro miglior alleato.

Il meraviglioso paradiso non sta in quello che ci circonda ma è dentro di noi.

Per raggiungerlo bisogna smettere di concentrarsi su quello che hanno e come sono glia altri, e invece scrutare onestamente nella propria anima. Una volta capito chi realmente siamo e che cosa realmente vogliamo essere, ciascuno di noi può costruire il proprio personale e unico paradiso.

Il male del corpo può essere arginato,

ma il male dello spirito può essere incurabile,
perché trascende la morte fisica.
La malattia fisica muore con il corpo,
ma la malattia che affigge lo spirito
muore solo con l'eternità.
Cura il male che affligge il tuo spirito e vivrai in eterno.

Ciò che conta nella vita

 non è quello che si ha,
ma quello che si fa.

Immagina e ti realizzerai.

Sogna e ti migliorerai.
Abbi fiducia in te, 
perchè sai più di quanto tu creda.

Non abbiamo una vita sola ma due:

quella che stiamo concretamente vivendo e quella formata da tutto ciò che d'indimenticabile abbiamo vissuto.

La verità non solo si mostra a chi sa vederla, ma parla a chi sa ascoltarla.


Non esiste un mondo perfetto, ma si può cercare di migliorare il proprio giorno per giorno.


Ormai avevo imparato che quelle che chiamiamo coincidenze sono cose che accadono quando stiamo facendo quello che dovremmo fare.


Quando vivi con la massima intensità, ti sembra di aver vissuto mille vite contemporaneamente.



Quest'unica vita che ci è stata data in dono è preziosa e dobbiamo farne buon uso, vivendone ogni istante fino in fondo, dando un senso alla nostra esistenza.


Non tutte le cose che vogliamo sono necessariamente cose di cui abbiamo realmente bisogno.

Più ci si evolve spiritualmente, più la risposta diventa chiara.
Sovente passiamo il tempo ad organizzare le nostre vacanze estive a fare progetti, su cosa fare del resto della nostra vita.
Dev'essere per questo motivo che a volte la vita ci passa accanto.
Non mettiamo  in discussione la nostra routine quotidiana, e invece di uscire dal guscio e guardarci attorno per trovare una vita più emozionante e piena, ci lasciamo andare e seguiamo la corrente.
Dimentichiamo che là fuori c'è un mondo intero che attende di essere scoperto, visto e ammirato, se solo ci prendiamo il tempo di percepirlo.

Dovremmo andare avanti con calma, un giorno alla volta.

quando verrà il momento di prendere una decisione la prenderemo.
Non dobbiamo fare altro che usare il nostro istinto e la nostra immaginazione per combinare i due mondi ai quali ora apparteniamo.

L'unico vero rischio della vita e non voler correre alcun rischio.


Il vero viaggio nella vita 

consiste non solo nel vedere mondi nuovi,
ma nel vedere il proprio
con gli occhi della verità

Che la tua vita sia meravigliosa!!!!!!!!



domenica 5 agosto 2012

Non so se continuerò sempre a rimanere incredula davanti ai miei dipinti ogni volta che finisco.

La mia splendida nipotina un giorno mi inviò una foto e mi chiese" Zia, mi dipingi questo quadro, è bellissimo, lo vorrei appendere in camera da letto".


Come al solito, non gli promisi nulla.


Mi sembrava troppo impegnativo, oltre che grande.


Ebbene, non mi sono assolutamente, arresa anzi, ho comprato la tela, 
ho incominciato a copiarlo,
a dipingerlo....
heeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
pian piano è uscita anche l'ennesima mia opera..


E' bellissimo...


Non so se continuerò sempre a rimanere incredula davanti ai miei dipinti ogni volta che finisco.


Mi sono già organizzata per i prossimi, ma questa volta rimangono con me.....